Dalla pornografia alla violenza: qual è il legame?

 

Tratto dal numero 48 dell'anno 7/8 dello scorso settembre del mensile “Il Telespettatore”, l'articolo di Paolo Bafile risulta interessante in quanto non riflette tanto sulla presenza di contenuti pornografici nei palinsesti televisivi, che giuridicamente sono stati vietati sia di giorno che di notte, ma sul fatto che comunque tali materiali continuino a circolare liberamente e vengano fruiti da moltissimi utenti.

Fra consumo di materiale a luci rosse e comportamenti violenti non sussiste una relazione deterministica che alla visione di filmati hard faccia corrispondere necessariamente reazioni aggressive e illecite, ma si evidenzia come su soggetti più deboli ( sia a livello socio- educativo che a livello di educazione- formazione) l'uso massiccio di pornografia possa essere una delle cause che  scatenano pulsioni incontrollabili ed impulsi animaleschi.
Il corpo della donna, volgarmente mercificato e reso disponibile, suscita reazioni inaspettate, fomentando impulsi sessuali che spesso sfociano in crimini e violenze sessuali.

Non è un segreto che molti consumatori di video e filmati hard siano stati parallelamente responsabili di delitti e omicidi a sfondo sessuale.

La problematica affrontata, che mette in luce una certa correlazione fra pornografia e violenza sessuale, sottolinea l'esigenza di rendere più severe le misure e le sanzioni che possano contrastare la divulgazione facile di materiale a luci rosse.

Ultimo aggiornamento (Mercoledì 23 Novembre 2011 10:45)

 
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