Comunicati stampa

Adolescenti e crisi: uno su tre ha poca fiducia nel futuro

Nonostante l'Unione Europea si sia impegnata ad attenuare le disuguaglianze sociali di 20 milioni di cittadini entro il 2020, la crisi finanziaria si fa sentire soprattutto tra chi ne è meno responsabile ma nello stesso tempo è più vulnerabile alle conseguenze: i bambini.
In una lettera aperta al Consiglio d'Europa, Eurochild afferma che un bambino su quattro vive in povertà. Tutto ciò ha conseguenze sulle aspettative e sui valori delle generazioni future: un adolescente su tre pensa che nel proprio Paese avrà poche possibilità nel futuro, soprattutto se è una donna, un immigrato o ha a disposizione poche risorse economiche. Nonostante per il 46% degli intervistati la solidarietà sia un valore fondamentale, i bambini con un basso livello di fiducia nel proprio futuro sono i meno disposti a impegnarsi in prima persona per migliorare la società (16%).
Questi dati emergono da un'indagine effettuata su un campione rappresentativo di 6000 studenti italiani e spagnoli dai 12 ai 16 anni nell'ambito di Safe Social Media (www.safesocialmedia.eu), progetto internazionale volto a prevenire e combattere la violenza presente nei social media.
Anche se la percentuale di adolescenti con inclinazioni localiste in Italia è inferiore rispetto alle generazioni precedenti (40%), probabilmente grazie a Internet e ai nuovi media, solo il 24% ritiene che ogni cultura, anche non occidentale, abbia qualcosa di positivo da insegnare.
Lo studio, il cui obiettivo principale è quello di analizzare gli stili di vita e i comportamenti violenti tra gli adolescenti, ha rilevato una significativa associazione tra l'uso della violenza nei media (programmi TV, film e videogiochi) e la disponibilità alla discriminazione, alla violenza e ad assumere comportamenti a rischio. Reynaldo Rivera, principale ricercatore del progetto, afferma che "questo non significa che i media causino stili di vita violenti, ma è possibile che l'impatto di modelli sociali negativi, in un contesto caratterizzato da ingiustizia sociale e differenze di genere, sia maggiore in una società interconnessa come quella attuale". Ma in questo caso i principali soggetti influenzati sarebbero proprio i bambini: gli adolescenti maschi consumano in media un 68% di contenuti violenti in più rispetto alle loro coetanee.

Scarica il comunicato stampa: PDF - DOC

 

Grande successo per le sessioni formative di Safe Social Media, che si concludono con un incontro tra studenti italiani e spagnoli a Barcellona

250 classi di oltre 50 scuole medie e superiori italiane, 6.000 adolescenti coinvolti con i loro genitori e insegnanti in più di 90 sessioni formative organizzate in dieci regioni.
Questi i numeri che fanno il successo di Safe Social Media, progetto internazionale volto a prevenire e combattere la violenza presente nei social media.
Il programma educativo, promosso da Davide.it, associazione per la tutela dei minori online, in collaborazione con i partner Intermedia Consulting e Cece (Confederación Española de Centros de Enseñanza) e sostenuto dall'Unione europea nell'ambito di Daphne III, ha ottenuto un analogo risultato anche in Spagna, dove è stato proposto con i medesimi contenuti.

Oltre alle sessioni formative tenute nelle scuole i ragazzi hanno partecipato, in gruppi o individualmente, a un concorso a premi proposto per arricchire l'intervento educativo che ha permesso di riflettere in maniera approfondita sugli argomenti trattati. Video, immagini, volantini, presentazioni, fumetti e altro ancora: numerosi gli elaborati pervenuti sul tema assegnato: “No alla violenza nei social media. Per un uso responsabile e sicuro delle nuove tecnologie e per costruire una società migliore (anche) attraverso i social media”. I migliori sono già visibili sul sito web del progetto www.safesocialmedia.eu.
Le due classi vincitrici, una italiana e una spagnola, si incontreranno a Barcellona il 25 maggio durante un incontro che si preannuncia come una grande occasione di approfondimento e condivisione sia per gli studenti che hanno partecipato al progetto Safe Social Media, che per gli insegnanti che li hanno accompagnati in questa avventura.

Soddisfazione non solo per i numeri, ma anche per la qualità dei contenuti proposti: questo emerge dalle opinioni di insegnanti e genitori, raccolte tramite somministrazione di questionari e dai primi risultati dell'indagine sui ragazzi che si sta conducendo per valutare l'impatto del programma educativo. I risultati definitivi verranno resi pubblici al termine del progetto.

Scarica il comunicato stampa: PDF - DOC

 

Davide.it Onlus lancia “Stop violence on social media”

In occasione del Safer Internet day, giornata promossa dall'Unione Europea per favorire l'uso sicuro e responsabile delle nuove tecnologie, l'Associazione Davide.it Onlus lancia “Stop violence on social media”, progetto biennale finanziato dall'Unione Europea che avrà l'obiettivo di sensibilizzare ragazzi, insegnanti e genitori di cinquanta scuole italiane e spagnole all'uso sicuro e consapevole dei social media.

Scarica il comunicato stampa: PDF - DOC

 
Iscriviti alla newsletter
Privacy e Termini d'uso
Cerca nel sito


               


Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea.
L'autore è il solo responsabile di questa pubblicazione (comunicazione) e la Commissione declina ogni responsabilità sull'uso che potrà essere fatto delle informazioni in essa contenute.